Un qualcosa che abbiamo sempre sotto gli occhi, sono le unghie. Ma quanti sono coloro che sono a conoscenza del fatto che la loro decorazione ha una storia molto lunga?
Per andare alla ricerca dei primi esempi di decorazione delle unghie bisogna fare un salto nel passato fino a 5000 anni fa. Infatti vi sono dei reperti archeologici che vanno a testimoniare che si tratta di una consuetudine utilizzata molto dalle dinastie orientali e dagli egizi.
La decorazione delle unghie in passato
Durante l’età del bronzo in Asia le unghie andavano a decorarsi con una tintura all’henné che si otteneva dalla riduzione in polvere di alcune foglie essiccate. In Mesopotamia in seguito, le unghie si andavano a dipingere utilizzando delle vernici realizzate con dello zolfo e molti altri minerali anche se si trattava di una pratica ad appannaggio maschile e, basandosi sul colore utilizzato, si andava ad identificare la classe sociale. Quindi il nero identificava i nobili mentre il verde identificava i ceti inferiori.
Nel medesimo periodo in Cina anche le donne iniziano a decorarsi le unghie usando tinture vivaci. Le dinastie reali andavano a sfruttare anche delle pietre preziose. In Cina, in Mesopotamia e in Egitto il colore andava a rivelare quindi la classe sociale di appartenenza. Le donne di bassa estrazione utilizzavano dei colori pastello mentre quelli di alto rango utilizzavano il colore rosso il quale andava ad aumentare di intensità con la crescersi della posizione sociale. Infatti i Faraoni utilizzavano un colore rosso scuro.
Lo stop nel medioevo e il successo attuale
Quindi per molti anni la nail art ebbe un’ottima diffusione fino a quando non si blocca nel Medioevo. In questo periodo infatti ci si preoccupava molto meno della cura della persona. E’ stato necessario attendere fino al Rinascimento per porre di nuovo attenzione su questa particolare parte del corpo. Anche gli Incas, intorno al 1500, si iniziarono a interessare alla decorazione delle unghie andando a creare delle vere e proprie opere arte.
In Europa la diffusione della decorazione delle unghie si assistette intorno alla metà dell’Ottocento. Alcune testimonianze letterarie possono essere reperite tra le pagine di Gustave Flaubert: Madame Bovary, donna molto attenta alla moda che utilizza un pezzo di camoscio e uno smalto per decorare le sue unghie. La diffusione vera e propria però si è avuta con il cinema. Infatti, già con il cinema muto, le donne misero in mostra delle unghie ricostruite.
Durante gli anni 20 del 900 iniziarono ad affermarsi i primi tentativi di allungamento artificiale. All’epoca infatti fu Marilyn a far tornare di moda la tendenza di unghie rosse e lunghe. Durante gli anni 30 la decorazione delle unghie assume un solo obiettivo: seduzione.
Durante una parentesi hippy molto breve degli anni 60, si ritorna all’utilizzo di unghie corte con smalti chiari mentre negli anni 70 si continua ad assistere ad una crescita del mercato della nail art. Nella città di Hollywood Jeff Pink crea una forma di nail art, la french manicure nata per cercare di trovare una soluzione alla necessità di avere un look adeguato ad ogni occasione.
Una tecnica che ottenne successo grazie alle sfilate sulle passerelle parigine. Durante gli anni 80 si vanno a proporre colori pastello, rosso classico e smalti neri e brillantinati. A partire dal terzo millennio in poi, le mode sulla lunghezza e sulla forma delle unghie cambiano costantemente andando a proporre nuovi strumenti alcuni dei quali utilizzati anche per il fai da te. Insomma, in questo periodo vi è soltanto l’imbarazzo della scelta.