Le perle esercitano sugli appassionati di gioielli un vero e proprio fascino magico: preziose e rare, sono la quintessenza della qualità, della maestria della natura e dello stile classico ed intramontabile.
La perla nasce dal mollusco, di solito un’ostrica, perché un piccolo granello di sabbia o un’altra impurità di infilano tra le valve, durante la crescita. Per proteggersi dall’invasore l’ostrica inizia a costruire gusci su gusci di madreperla e carbonato di calcio intorno all’impurità. Dopo alcuni anni di attività, ecco che la perla è pronta.
Come coniugare, allora, perle e sostenibilità ambientale? Vediamolo, seguendo gli spunti che ci ha fornito il team di genisi.com.
Una coltivazione sostenibile
“Proveniente da un animale” non significa necessariamente “non sostenibile a livello ambientale e naturale”. Certo la perla è il prodotto del lavoro di un essere vivo, ma moltissime filiere possono garantire l’accesso a materiali di prima qualità, ma trattati in modo responsabile e sostenibile per l’ambiente.
La coltivazione delle perle, ormai da molti anni, si è adeguata alle nuove necessità etiche dei consumatori. I metodi più barbari ed invasivi sono stati abbandonati dai produttori più virtuosi, che hanno cercato nuove tecniche di produzione a partire dagli anni ‘90. Sustainable Pearls è il progetto di sostenibilità ambientale per la produzione delle perle più celebre al mondo. I partner sono sparsi in tutto il mondo: dalla Svizzera agli Stati Uniti, dal Giappone al Sud Est asiatico.
Come agisce Sustainable Pearls
I progetti della fondazione agiscono in diversi modi per salvaguardare l’ambiente.
Il primo è la tutela della biodiversità. Le perle migliori crescono in ambienti marini ricchi, dove la flora e la fauna sono libere di esprimere il proprio potenziale. Le riserve sono strettamente controllate dall’inquinamento e dalle aggressioni esterne, e consentono a tutti i viventi del mare di prosperare in sicurezza.
Il secondo è la tutela delle risorse. Sempre meno combustibili fossili vengono utilizzati nel ciclo di produzione, in favore di tecnologie e energie pulite e rinnovabili, meno dannose per l’ambiente.
Il terzo è la trasparenza. Ogni perla proveniente al progetto è tracciabile, per consentire ai clienti di conoscere la storia di ogni gioiello.
Il quarto è la sostenibilità umana. Gli operatori vengono scelti tra le comunità locali, per creare ricchezza nell’area geografica di allevamento, per sostenere i lavoratori e le loro famiglie e per sfruttare la loro millenaria conoscenza del prodotto.
Il quinto è il totale rispetto delle normative locali per la tutela ambientale. Le aziende che sono partner del progetto si impegnano a conoscere approfonditamente le leggi vigenti nei paesi in cui operano e a rispettarle: chi meglio del paese stesso potrebbe conoscere le peculiarità del suo ambiente e i metodi necessari per salvaguardarlo nel futuro?